Andrea Ungari è un Professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma, dove insegna anche Storia delle relazioni internazionali. È professore aggiunto di Storia dei partiti politici presso l’Università Luiss Guido Carli, dove ha insegnato Storia dell’Italia, Storia europea comparata eStoria delle relazioni internazionali . Il suo principale interesse di ricerca è la storia dell’Italia, da un punto di vista politico, culturale e militare. Ha studiato il movimento monarchico italiano durante la Seconda Repubblica. Più recentemente, negli ultimi otto anni, si è concentrato sulla stato liberale italiano, concentrandosi sul ruolo del monarchia dei Savoia. La sua ricerca presta particolare attenzione al contesto internazionale ed alla sua influenza sulla politica interna. Attualmente sta lavorando a un libro sull’atteggiamento del monarchia nella crisi della stato liberale (1919-1925). Recenti pubblicazioni includono un libro sul ruolo della monarchia italiana durante la prima guerra mondiale (La guerra del re. Monarchia, Sistema politico e Forze armate nella Grande guerra, 2018); un volume che descrive la cattura di Roma nel 1870 (Roma Anno Domini 1870, 2020) e un e-book, con Francesco Anghelone, sulla crisi dell’UE a seguito della pandemia di Covid-19 (Ultima chiamata. Da Ventotene al Covid-19 l’Europa in bilico, 2020).
Il Brigadiere Generale Richard Giguère, OMM, MSM, CD è Senior Fellow presso l’Ecole supérieure d’études internationales presso l’Université Laval, Professore Associato presso l’Ecole nationale d’administration publique du Québec (ENAP), e Docente presso l’Università du Québec à Chicoutimi. Brigadiere generale Giguère è specializzato in questioni relative alla sicurezza internazionale, alle fondamenta e alla trasformazione della guerra, alla strategia delle organizzazioni, ai principi e alle sfide della pubblica amministrazione e alla gestione strategica. Con oltre 35 anni di esperienza nell’esercito canadese (una carriera di fanteria con il Royal 22e Régiment), ha lavorato in ambienti operativi in Canada (Crisi di Oka) e all’estero (Germania, Haiti, Kabul, Kandahar), diplomatico (Military Attaché a Washington) e accademici. In particolare, ha comandato il 2o Battaglione Royal 22e Régiment e la Citadelle of Quebec, la Land Force Quebec Area (ora la 2a Divisione canadese) e la Joint Task Force (Est), e il Canadian Forces College Toronto la cui missione è quella di preparare leader militari e civili di alto rango (canadesi e internazionali) ad affrontare complesse sfide di difesa e sicurezza. Si è laureato all’Ecole de guerre de Paris e ha conseguito una laurea di primo livello in Studi Militari e Strategici presso il Royal Military College Saint-Jean e un Diploma di secondo ciclo in Studi Strategici presso l’Università Sorbona Paris Nord. È presidente dell’Institut militaire de Québec e vicedirettore del Centro per la sicurezza internazionale (CSI) associato all’Ecole supérieure d’études internationales (ESEI) presso l’Università Laval.
Dr. Bruno Charbonneau (PhD Queen’s University) è Professore Associato di Studi Internazionali presso il Royal Military College Saint-Jean. È anche direttore del Centro FrancoPaix nelle missioni di risoluzione dei conflitti e di pace della cattedra Raoul-Dandurand presso l’Università du Québec à Montréal. Dal 2015 è membro del comitato editoriale della rivista accademica International Peacekeeping. Il suo lavoro esamina la politica di potenza e le interazioni tra interventi internazionali e conflitti armati. In particolare, analizza le dinamiche regionali e internazionali di gestione e risoluzione dei conflitti nel Sahel francofono dell’Africa occidentale. Attualmente sta lavorando sulle conseguenze della “divisione dei compiti” tra le forze internazionali antiterrorismo e le forze di pace delle Nazioni Unite dispiegate nel Sahel. Sta inoltre sviluppando un progetto di ricerca sui legami tra conflitto armato, contro-insurrezione e cambiamento climatico. La sua ricerca è stata finanziata, tra gli altri, dal Social Sciences and Humanities Research Council del Canada, dall’Organizzazione internationale de la Francophonie e dal Global Affairs Canada. È autore di France and the New Imperialism: Security Policy in sub-Saharan Africa (2008), e coeditore di Peace Operations in the Francophone World: Global Governance Meets Post-Colonialism (2014), Peacebuilding, Memory and Reconciliation: Bridging Top -down and Bottom-up Approaches (2012) e Locating Global Order: American Power and Canadian Security After 9/11 (2010). La sua ricerca è stata pubblicata su diverse riviste accademiche di fama mondiale: Review of International Studies, International Political Sociology, International Peacekeeping, Les Temps modernes, Afrique contemporaine, Journal of Contemporary African Studies, Journal of Intervention and Statebuilding, Conflict, Security & Development, Canadian Journal of Political Sciencee altroancora. I progetti di pubblicazione attuali includono un libro sul Mali (con Adam Sandor e Jonathan Sears) sotto contratto con Zed Books, e il volume co-editatocon Niagalé Bagayoko Routledge Handbook of African Peacebuilding, sotto contratto con Routledge.
Il Tenente Colonnello Carlo Uberto MASSIMO è un ufficiale dell’arma di Cavalleria, in servizio permanente, effettivo al Comando Militare dell’Esercito Italiano in Sicilia, dove ricopre l’incarico di Capo Sezione Pubblica Informazione e Promozione dei Reclutamenti. In tale ambito, si occupa dei contatti con i mass-media, con le scuole e con numerose realtà locali, a vantaggio della promozione dell’immagine e dei reclutamenti nell’Esercito sul territorio siciliano. Il Tenente Colonnello MASSIMO vanta una lunga esperienza militare in Italia e all’Estero: ha servito in diverse Unità operative di Cavalleria (Reggimento “Lancieri di Montebello” in Roma, Reggimento “Lancieri di Aosta” in Palermo, Reggimento “Lancieri di Novara” in provincia di Udine) con funzioni di comando e di staff, è stato Comandante di Squadrone dimostrativo e formatore nell’ambito della Scuola di Cavalleria, ha operato in ambienti operativi in Patria e all’Estero (Albania, Bosnia, Afghanistan e Libano), ha lavorato in ambito NATO presso il Comando Supremo delle Potenze Alleate in Europa (SHAPE) in Belgio ed in Alti Comandi nazionali, tra cui il Comando Operativo di Vertice Interforze e il Comando Regione Militare Sud. Comandante di minori Unità blindate esploranti e pattugliatore scelto nei primi anni di carriera, si è successivamente specializzato in ordinamenti internazionali di contingenza (crisis establishments’ management), selezione del personale, promozione e reclutamento, contatti con la stampa. In seno all’iniziativa in atto, è il project officer per la componente italiana, in forza della delega conferita al Comandante dell’Esercito in Sicilia direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa.